Il concorso Travel Photographer of the Year (TPOTY) è uno degli eventi più attesi nel panorama della fotografia di viaggio, e quest’anno ha nuovamente dimostrato il suo valore nel mettere in evidenza la bellezza e la diversità del nostro pianeta. Le immagini vincitrici del 2024 sono state recentemente annunciate, e come ogni anno, ci offrono uno sguardo unico su angoli remoti, culture affascinanti e momenti di vita quotidiana che raccontano storie universali. Questo concorso è aperto a professionisti e amatori, sottolineando il fatto che la qualità della fotografia non dipende solo dall’attrezzatura utilizzata, ma anche dall’abilità di saper cogliere l’essenza di un momento.
La miglior fotografa dell’anno: Piper Mackay
Il titolo di “miglior fotografo di viaggio 2024” è stato assegnato all’americana Piper Mackay, la cui opera ha colpito la giuria per la sua profondità e il suo impatto visivo. Mackay ha presentato una serie di ritratti di donne africane, tra cui uno in particolare che ritrae una donna incinta della tribù dei Macubal. Questa immagine, ricca di dettagli e di emozione, è stata realizzata con una tecnica di fotografia a infrarossi, che cattura lunghezze d’onda di luce invisibili all’occhio umano. Tale approccio conferisce alle immagini un’atmosfera quasi surreale, trasformando il soggetto in un’entità eterea.
L’uso della fotografia IR ha permesso a Mackay di creare un contrasto straordinario tra la pelle luminosa della donna e il cielo cupo, portando lo spettatore a immergersi in un mondo che sembra al di là della realtà quotidiana. Questo tipo di fotografia non è solo una scelta stilistica, ma un modo per rappresentare la bellezza e la complessità delle culture africane, spesso trascurate nei racconti mainstream.
Un viaggio visivo
I giudici del TPOTY hanno descritto le opere di quest’anno come un “incredibile viaggio visivo intorno al mondo”, evidenziando come ciascun scatto riesca a catturare l’essenza dei luoghi e delle culture rappresentate. Le foto vincitrici spaziano da paesaggi mozzafiato a ritratti intimi, ognuna delle quali racconta una storia unica. La giuria ha apprezzato non solo la bellezza estetica delle immagini, ma anche la loro capacità di evocare emozioni e di trasmettere messaggi profondi.
Mackay, che vive in Kenya da diversi anni, ha commentato il suo approccio alla fotografia dicendo: “La mia filosofia è sempre stata quella di non lasciare mai che sia la foto a dettare la tua esperienza, ma di lasciare sempre che sia l’esperienza a dettare la foto”. Questo approccio riflette un’idea fondamentale nel mondo della fotografia di viaggio: l’importanza di connettersi con le persone e i luoghi, piuttosto che limitarsi a registrare immagini superficiali.
La tecnica della fotografia a infrarossi
La fotografia a infrarossi, utilizzata da Mackay, è una tecnica che registra la luce in lunghezze d’onda superiori a quelle percepibili dall’occhio umano. Questo metodo ha una lunga storia, risalente ai primi giorni della fotografia, ma ha visto un rinnovato interesse negli ultimi anni grazie alla sua capacità di trasformare la normale percezione visiva. Le immagini a infrarossi possono apparire oniriche, con colori che sembrano uscire da un sogno, e possono rivelare dettagli che altrimenti rimarrebbero nascosti.
Questa tecnica è particolarmente efficace nei ritratti, dove la pelle dei soggetti può apparire luminosa e quasi eterea, mentre gli sfondi possono essere resi scuri e misteriosi. Questo contrasto non solo mette in risalto il soggetto principale, ma crea anche un’atmosfera che invita lo spettatore a riflettere e a sentirsi coinvolto nella storia raccontata.
L’importanza del concorso
Il TPOTY non è solo un premio per i fotografi, ma anche un mezzo per sensibilizzare il pubblico sulla bellezza del nostro pianeta e sull’importanza della sua preservazione. Attraverso le immagini, gli artisti raccontano storie che possono ispirare viaggi e avventure, ma anche una maggiore consapevolezza delle sfide ambientali e sociali che molte comunità affrontano oggi.
Le immagini premiate di quest’anno sono un invito a esplorare il mondo con occhi nuovi, a scoprire culture diverse e a riconnettersi con la natura. L’arte della fotografia di viaggio, in questo contesto, diventa un potente strumento di comunicazione e connessione, capace di abbattere barriere e di unire persone attraverso esperienze condivise.
In sintesi, il Travel Photographer of the Year continua a svolgere un ruolo cruciale nel promuovere la fotografia di viaggio come forma d’arte e di espressione che può cambiare il modo in cui vediamo il mondo. Le immagini vincitrici di quest’anno sono solo un assaggio di ciò che ci attende nel futuro, un futuro in cui la fotografia continua a ispirare e a connettere.