
Piergiorgio Odifreddi chiede a Papa Francesco di dimettersi per un gesto di umiltà
Il recente ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma ha riacceso il dibattito sulla possibilità di dimissioni del Pontefice. Questa opzione è stata già considerata in passato, specialmente in riferimento al suo predecessore, Benedetto XVI, che nel febbraio 2013 scelse di abbandonare il soglio di Pietro. Le condizioni di salute di Bergoglio si sono rivelate più complesse del previsto, richiedendo una degenza prolungata. Questo scenario ha portato a riprendere in considerazione l’ipotesi di un suo “passo indietro”, già evocato dallo stesso Papa nel suo libro autobiografico “Life. La mia storia nella Storia”, pubblicato nel 2022 con il vaticanista Fabio Marchese Ragona.
Le parole di Papa Francesco
Nel suo libro, Francesco aveva sostenuto che le dimissioni rappresentano “un’ipotesi lontana”, a meno che non si verifichi “un grave impedimento fisico”. Infatti, una lettera di rinuncia era stata depositata in Segreteria di Stato all’inizio del suo pontificato, a testimonianza di una consapevolezza della fragilità umana e della responsabilità che comporta la guida della Chiesa. Tuttavia, con la salute del Papa in discussione, è inevitabile che tornino a circolare voci su un possibile ritiro.
Il commento di Piergiorgio Odifreddi
Tra coloro che hanno commentato la situazione vi è Piergiorgio Odifreddi, noto matematico e presidente onorario dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). La sua posizione è particolarmente interessante poiché, nonostante non sia un credente, ha avuto una lunga relazione di scambio epistolare e incontri con Benedetto XVI. Odifreddi ha espresso la sua opinione riguardo alle attuali condizioni di Francesco. Secondo lui, se la salute del Papa non migliorasse, le dimissioni sarebbero una possibilità concreta. Ha dichiarato:
- “Bergoglio ha 88 anni”.
- “Da mesi fatica a parlare e a camminare”.
- “Esercitare un ruolo così impegnativo in un contesto sempre più complesso sta diventando difficile.”
Inoltre, Odifreddi ha suggerito che il Vaticano dovrebbe considerare l’idea di introdurre un limite di età per il pontificato. Ha affermato che “un limite di 80 anni potrebbe essere una soluzione” per evitare situazioni complicate come quella attuale.
Riflessioni sulla leadership e sul futuro della Chiesa
Odifreddi ha approfondito la questione delle responsabilità legate al papato nell’era moderna, evidenziando come il ruolo richieda un impegno fisico e mentale maggiore rispetto ai secoli passati. Ha fatto riferimento alla sofferenza e alle difficoltà che Giovanni Paolo II ha dovuto affrontare negli ultimi anni del suo pontificato, suggerendo che la gestione della Chiesa da parte di un Papa non in grado di governare può condurre a una crisi interna.
Tuttavia, la questione delle dimissioni di Francesco si interseca con il contesto globale attuale, caratterizzato da conflitti come quelli in Gaza e in Ucraina, e da una crescente polarizzazione politica. Molti vedono in Papa Francesco un punto di riferimento contro il razzismo e la guerra. Odifreddi ha riconosciuto che, nonostante alcune posizioni politiche del Papa siano condivisibili, la sua gestione della Curia è stata spesso controversa e ha provocato dissidi, in particolare con i vescovi tedeschi.
In conclusione, il dibattito sulle dimissioni di Papa Francesco solleva interrogativi non solo sulla salute del Pontefice, ma anche sulla direzione futura della Chiesa. La storia del Vaticano è segnata da scelte difficili e da momenti di crisi, e l’attuale situazione potrebbe rappresentare un’opportunità per riflettere su come affrontare le sfide del presente e del futuro.