La massaggiatrice racconta la sua esperienza: Mi sono sentita umiliata
La storia di Tang Mo, una massaggiatrice thailandese, è un potente esempio di lotta per la dignità e il rispetto nel mondo del lavoro. Dopo dieci anni in Italia, ha realizzato il suo sogno aprendo un centro di massaggi ad Alba, immerso nella bellezza delle Langhe. Tuttavia, la sua esperienza si è rivelata complessa a causa di richieste inappropriate da parte di alcuni clienti.
Tang Mo, sposata con Marco e madre di una bambina di cinque anni, ha sempre avuto una passione per l’arte del massaggio thailandese. La sua attività non è solo un modo per guadagnare, ma anche un’opportunità per condividere la cultura della sua terra. Purtroppo, nei primi mesi di apertura del centro, ha iniziato a ricevere richieste inaccettabili da parte di uomini, che chiedevano non solo massaggi, ma anche servizi sessuali. “Mi sono sentita a disagio, arrabbiata, umiliata”, racconta Tang Mo.
Decisa a non subire oltre, Tang Mo ha affisso un cartello chiaro sulla porta del suo centro: “No sesso. Per favore smettetela di chiedere, grazie.” Questo gesto ha avuto un impatto immediato, creando un ambiente più sicuro per lei e per i suoi clienti. Inoltre, ha affisso ulteriori avvisi all’interno del centro, specificando che i massaggi offerti sono esclusivamente professionali e terapeutici. Le conseguenze sono state tangibili:
La storia di Tang Mo è un invito alla riflessione su come le massaggiatrici, in particolare quelle di origini straniere, affrontino pregiudizi e stereotipi. Il suo coraggio nel difendere la propria dignità ha portato a un cambiamento positivo nel suo ambiente lavorativo e ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema spesso trascurato.
La lotta di Tang Mo rappresenta un esempio di autoaffermazione e un richiamo al rispetto reciproco. Ogni cliente dovrebbe approcciare questi servizi con consapevolezza, riconoscendo la professionalità di chi lavora nel settore del benessere. La sua esperienza è un monito per altri professionisti che affrontano situazioni simili, dimostrando che la determinazione può portare a un ambiente lavorativo più sano e rispettoso.