Il mistero di Garlasco: dalla condanna di Alberto Stasi alle nuove piste su Andrea Sempio

Il delitto di Garlasco rappresenta un episodio drammatico nella cronaca italiana, suscitando un notevole interesse sia mediatico che giuridico. Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi, una giovane donna di 26 anni, venne brutalmente assassinata nella sua abitazione a Garlasco. La condanna di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara, ha segnato una tappa fondamentale in questo caso, ma recenti sviluppi potrebbero cambiare nuovamente il corso della storia. Infatti, è emerso un nuovo indagato: Andrea Sempio, un amico del fratello di Chiara, il cui coinvolgimento potrebbe riaprire il caso.

La dinamica dell’omicidio

La tragedia si è consumata in una calda giornata d’agosto, quando Alberto Stasi ha allertato il 118 alle 13:50, segnalando un possibile omicidio. Nella chiamata, Stasi ha dichiarato che la sua fidanzata si trovava “sdraiata per terra”. Tuttavia, la sua versione dei fatti ha subito attirato l’attenzione degli inquirenti. Chiara era stata colpita da numerosi colpi con un oggetto contundente e presentava ferite da arma da taglio. La brutalità dell’omicidio ha fatto supporre che Chiara conoscesse il suo aggressore, dato che non ci sono segni di difesa, suggerendo che fosse stata colta di sorpresa.

Le indagini su Alberto Stasi

Alberto Stasi, studente all’Università Bocconi di Milano, ha affermato di essere stato a casa dei suoi genitori a lavorare sulla sua tesi di laurea. Tuttavia, i suoi movimenti e le prove raccolte hanno sollevato numerosi dubbi. Gli investigatori hanno trovato tracce di DNA compatibili con quello di Chiara su un pedale della sua bicicletta, mentre un’analisi del suo computer ha dimostrato che durante la finestra temporale dell’omicidio, Stasi non stava lavorando come dichiarato. Questi elementi hanno portato al suo fermo iniziale, ma è stato rilasciato per insufficienza di prove.

  1. Nel 2008, il processo di Alberto Stasi è iniziato.
  2. Scegliendo il rito abbreviato, il caso è stato esaminato a porte chiuse.
  3. Inizialmente, Stasi è stato assolto, ma la procura ha fatto ricorso in appello.
  4. Durante il secondo grado, le perizie hanno messo in discussione la tempistica dell’omicidio.
  5. Anche in appello, Stasi è stato assolto.

L’emergere di Andrea Sempio

Nel 2013, la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado, ordinando nuovi approfondimenti. Le indagini si sono concentrate su campioni di DNA recuperati dalla scena del crimine, ma i risultati sono stati deludenti. Nel 2015, Stasi è stato finalmente condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario, una pena considerata inferiore a quelle inizialmente previste, in assenza di aggravanti.

Un anno dopo, la difesa ha cercato di riaprire il caso, coinvolgendo un’agenzia di investigazione privata. Nuove analisi hanno suggerito che il DNA potesse essere compatibile con quello di Andrea Sempio, un giovane all’epoca dei fatti di 19 anni, amico del fratello di Chiara. Sempio era già stato interrogato nel 2007 e nel 2008, ma le sue dichiarazioni non avevano destato sospetti.

Nel 2016, Andrea Sempio è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati. Durante le indagini, è emerso che aveva effettuato tre telefonate alla casa dei Poggi nei giorni precedenti all’omicidio, e il suo alibi è stato messo in discussione. Tuttavia, nel 2017, la sua posizione è stata archiviata per mancanza di prove.

La riapertura del caso

Nel 2022, la difesa di Stasi ha presentato una nuova consulenza, rivelando che alcune tracce di DNA estratte dal subungueale di Chiara erano compatibili con quelle di Sempio. Questo ha portato a una riapertura delle indagini. La procura ha tentato di ottenere un campione di DNA di Sempio, ma inizialmente il giovane si è rifiutato di fornirlo volontariamente. La situazione è culminata con un prelievo coatto, svolto il 13 marzo 2023.

Le indagini attuali sono particolarmente delicate, poiché il DNA di Sempio rappresenta un elemento cruciale che potrebbe portare a una revisione dell’intero caso. La sua possibile connessione con la scena del crimine e i comportamenti ambigui durante le indagini iniziali hanno riacceso l’interesse per il delitto di Garlasco. Gli sviluppi futuri potrebbero ridefinire non solo la colpevolezza di Alberto Stasi, ma anche il ruolo di Sempio e la verità sull’omicidio di Chiara Poggi.

La vicenda di Garlasco è un esempio emblematico delle complessità del sistema giudiziario e delle indagini criminali. La ricerca della verità è spesso un percorso tortuoso, e i nuovi elementi che emergono possono cambiare le sorti di chi è stato accusato, ma anche il ricordo di chi ha perso la vita in circostanze tragiche. La comunità di Garlasco continua a seguire con attenzione l’evolversi di questa storia, che ha segnato profondamente la vita di molti, e la giustizia potrebbe finalmente fare il suo corso, anche a distanza di anni.

Nicola Gravina

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